2002 luglio 20 Bolzano

2002 luglio 20 – Bolzano

“Per non dire di nuovo…Berlino-Roma…, come si diceva una volta, adesso è meglio dire che
bisogna costruire la linea…Berlino-Napoli!” Luis Durnwalder accompagna la sua battuta
geopolitica, anzi poco geo e molto politica, con una sonora risata, nello stile di un personaggio
molto comunicativo che perfino a Trento definiscono affettuosamente il “kaiser” della Svp. 61 anni,
di famiglia contadina e montanara, quinto di undici figli, laureato in agraria a Vienna e Firenze, il
presidente della super autonoma Provincia di Bolzano ha un solo nuovo asse nord-sud in testa:
ferroviario, come unica soluzione al crescente traffico tra Italia,Austria e Germania.
Il nostro nord del nord è Bolzano, e a Bolzano si progetta rotaia non gomma, ferrovia non più
autostrada. Perciò il Sudtirol/Alto Adige intende bucare il Brennero con un nuovo tunnel lungo 54
chilometri , da Fortezza a Innsbruck, costruendo una nuova ferrovia di oltre 200 chilometri da
Fortezza a Verona.Sarebbe questo il cuore della grande Berlino-Napoli del futuro prossimo.
L’Ue ha inserito l’opera tra i suoi dieci progetti più strategici. Austria e Germania spingono nella
stessa direzione. Il Senato italiano ha detto sì. Il ministro alle Infrastrutture Pietro Lunardi
,“pragmatico e serio” a detta di Durnwalder, gli ha promesso che la direttissima del Brennero sarà
“tra le prime linee da costruire”.
Non solo; anche tecnicamente l’impresa è fattibile, come ha concluso in questi giorni la società
mista delle ferrovie austriache e italiane incaricata dell’esame di compatibilità. Saranno necessari
tre anni per la progettazione e 9-10 per la realizzazione, come dire appuntamento al 2015 se non un
po’ prima per la consegna chiavi in mano.
Tutto a posto? No. “Perché, questo il guaio, nessuno vuole pagare!”, e questa volta il presidente non
sorride per niente, anche se nemmeno i costi riescono a scoraggiarlo:” 8-9 mila miliardi di lire per
il tunnel – precisa – e 14 mila per la nuova linea fino a Verona.”
Il suo modello di project financing è per così dire endogeno, trovando nell’ Autobrennero le risorse
almeno per il tunnel.“ Nella nostra Autostrada – mi spiega Durnwalder –i soci sono tutti enti
pubblici. E allora io dico che noi non abbiamo l’obbligo di guadagnare, ma di risolvere i problemi
del traffico.”
A conti fatti, lo Stato dovrebbe fare due cose. La prima: rinnovare all’Autobrennero la concessione
per altri trent’anni, sicché tutti gli utili vadano a finanziare il tunnel. La seconda: finanziare di tasca
propria la nuova storica linea ferroviaria.
Non che per l’oggi si stia facendo poco o nulla, anzi, a forza di interventi d’ogni tipo in corso da
tempo la capacità dell’attuale linea passerà prestissimo da 140 a 220 treni al giorno (fonte: Centro
studi Confetra) se non da 100 a 230 (fonte:lo stesso Durnwalder). Il “kaiser” di Bolzano però
avverte:”Ciò andrà bene al massimo per una decina d’anni ma dovremmo pensare al futuro, e
qualche volta anche i politici possono pensare al futuro!”
Il fatto è che il Sudtirol/Alto Adige si considera habitat troppo “sensibile” per dire sì ad altre
autostrade, anche se sul suo territorio transitano ogni anno 13 milioni di auto, un milione e 200 mila
camion e 4 milioni di turisti con circa 25 milioni di pernottamenti. Ha detto infatti no all’autostrada
Alemagna, alla Milano-Ulm, alla Brescia-Stoccarda. Ha detto no anche alla terza corsia
dell’Autobrennero perché troppo hard per la valle dell’Isarco. E, sia pure di lontano, guarda con
sospetto all’ipotetico prolungamento della Valdastico dal Veneto al Trentino.
“Ma non possiamo dire di no a tutto!”, sbotta alla fine dell’elenco Luis Durnwalder.”E se non
vogliamo nasconderci dietro un dito, dobbiamo decidere entro quest’anno di dare il via al progetto
esecutivo di tunnel e ferrovia: senza questa, quello non servirebbe a niente. Tutto il resto è parole,
ma con le parole non si risolvono i problemi.”
Sulle strade del nord del nord il traffico delle merci aumenta ogni anno del 6/7 per cento. Visto che
fermarlo è impossibile, è possibile sollevarlo dall’asfalto.Tir in carrozza, prego.(g.l.)