2004 aprile 4 Ferrari

2004 aprile 4- Ferrari

Non è italiana la Ferrari! Non può esserlo, ha così poco delle nostre caratteristiche nazionali da
sembrare in possesso di tutt’altro passaporto.
E’ puntuale, come qui non si pretende più nemmeno dai treni. E’ affidabile ad ogni curva, in un
Paese litigiosamente inaffidabile perfino sulle cifre ufficiali. Progetta al millesimo di secondo
mentre noi non sappiamo neanche contare quanta gente abbia manifestato in una certa piazza,
sempre il doppio per gli organizzatori sempre la metà per la polizia.
Cara,invincibile Ferrari del Duemila. Dicono che il futuro sia tutto della matematica, quindi tuto;
noi insistiamo con le parole. Noi dal podio delle parole non ci butta giù nessuno.
La Ferrari celebra l’immagine del Made in Italy anche in mezzo al deserto di un emirato arabo e
,nel frattempo, le televisioni europee inquadrano città del nostro Sud prese in possesso dalle
immondizie, altre dalla camorra assassina, altre da una ignavia grande quanto la retorica
dell’indignazione a buon mercato. Meno male che la Mondivisione ogni tanto inquadra le “rosse”
che risultano fabbricate in
Questa Ferrari non ha niente di italiano, anche se é il solo simbolo super partes, rappresenta a
Maranello l’unità nazionale e confeziona la versione elettronica della residuale idea di Patria. E’
vincente in un Paese dal ceto dirigente moscio. Aggiorna di continuo il prodotto per tenere a bada la
concorrenza