Mauro Zanutto – Assegnato a Bruno Vespa il premio Giorgio Lago, Corriere del Veneto (2009)
Assegnato a Bruno Vespa il premio Giorgio Lago
Fare il giornalista significa capire i tempi e lui, Giorgio Lago, aveva capito prima degli altri quello che stava accadendo da queste parti, aveva capito la forza della Lega Nord ed il malessere di quel Nordest che avrebbe condizionato la politica italiana». Parole di Bruno Vespa vincitore del premio giornalistico Giorgio Lago, quinta edizione. Nella club house del golf club, a Jesolo, ieri c’era tutta la famiglia Lago, giornalisti dei quotidiani e tv che hanno composto la giuria: Corriere del Veneto, Gazzettino, La Nuova di Venezia e Mestre, ma anche Rai, Mediaset e Antenna tre, ed una schiera di politici ad iniziare dal sindaco di Jesolo che ha fatto gli onori di casa. Ma il protagonista del giorno, oltre che le memorie indelebili di Giorgio Lago, è stato tuttavia il conduttore di «Porta a Porta» ed ex direttore del Tguno, che nel 2010 festeggerà i primi 50 anni dal suo primo primo articolo. Inevitabili i riferimenti alla politica, leit motive, del proprio lavoro: «In questi anni ho capito che gli elettori non sbagliano mai e hanno capito che possono condizionare la politica – ha detto Vespa – e non è vero che il Nord Est viene trascurato dai giornali nazionali, è il Sud ad essere completamente ignorato e senza il sud l’Italia sarà sempre un paese a metà». L’occasione è stata anche quella di discutere di politica nel 2010, anno di elezioni regionali. L’europarlamentare Paolo Costa ha riproposto l’alleanza Pd-Pdl, a cui ha risposto il vicepresidente del Veneto Franco Manzato: «Va bene, ci costringerebbero ad andar da soli spingendo la Lega dal 30 al 45% dei consensi».
Un tema sul quale Giorgio Lago avrebbe avuto le idee chiare.
Mauro Zanutto