1970 luglio 30 Discussione: i “misteri” non ci sono
1970 luglio 30 (Il Gazzettino)
Discussione: i « misteri » non ci sono
Qualcuno aveva atteso istericamente il « vertice » della Federcalcio e soprattutto la conferenza-
stampa. Qualcuno, dopo aver legittimato persino il teppismo di sassi e bastoni contro la Nazionale
vice-campione del mondo, riteneva che a Roma sarebbero stati svelati i « misteri », le « amarezze »,
i « linciaggi », le « manovre », realizzati in Messico dal famigerato trio Franchi-Mandelli-
Valcareggi. Non è accaduto nulla. Perchè nulla poteva accadere; perchè i misteri dolorosi
esistevano soltanto nella demagogia, tutta ispirata alla sottovalutazione del fatto tecnico e alla
polarizzazione sul fatto morboso.
Come (facilmente) previsto, Valcareggi non ha fatto altro che smontare la tesi dei « sei minuti »
imposti a Riviera nella finalissima con l’intenzione premeditata di umiliare il giocatore. Valcareggi
ha dato una spiegazione tecnico-ambientale; la stessa, identica, che vi avevamo offerto da Città del
Messico, il giorno del match con il Brasile. Come previsto, Mandelli, oltre a conservare le
dimissioni, ha offerto i dettagli di un lavoro d’équipe. Come previsto, Rivera è stato amnistiato. Con
una lettera « politica », il regista del Milan ha oltretutto smorzato il virus polemico, urtando in
sostanza lo stesso opportunismo un giorno rinfacciato a Franchi e Mandelli. Insabbiatori del cauto
Lo Bello; insabbiatoci del caso-Riviera, prima a Città del Messico, ieri a Roma.
Non è accaduto nulla di clamoroso. Nulla che già non si sapesse. Il rilievo risponde a logica.
Walter Mandelli infatti (dilettante per Bernardini; dirigente vero per noi) aveva instaurato in
Nazionale la « libertà di parola » tolta, per esempio, nel ‘66 da Fabbri. In un clima di totale apertura
nel quotidiano rapporto squadra-stampa, il Parco dei Principi poteva offrire proprio tutto, fuorché
dei « misteri ». Qualunque intervista era concessa e mai come in Messico giornalisti, quindi
opinione pubblica, ebbero la possibilità di informarsi su ogni particolare, anche il più banale.
Ci resta il grande rammarico per l’addio di Mandelli, dilettante per Bernardini, dirigente vero per
noi: e disinteressato proprio perché dilettante. Quanto ai cacciatori di « misteri », non resta che Tom
Ponzi: un microfono segreto piazzato nella fonderia di Mandelli forse rivelerà perchè la Federcalcio
ha VOLUTO perdere la finalissima; perché l’Italia è SOLTANTO seconda; e perchè il Brasile, con
Riviera in campo, avrebbe SICURAMENTE perduto. Tom Ponzi costa molto, ma ne vale la pena.