1999 Aprile 4 La realtà/1

1999 Aprile 4 – La realtà/1

“Il rigido potere comunista serbo, erede negativo del più flessibile e umano comunismo jugoslavo
(di Tito ndr), per evitare l’atrofia e l’arresto s’impossessa apertamente del dinamismo razziale
nazista riversandolo all’interno della Jugoslavia stessa. La necessità biologica di doversi ad ogni
costo muoversi per non perire, di doversi in altre parole nazificare per conservare il potere,
costringe il regime ultranazionalista di Milosevic ad aggredire il prossimo vicino, definito alieno e
diverso anche se appartenente alla stessa stirpe slava e allo stesso ceppo linguistico. Gli slavi
islamizzati della Bosnia verranno bollati come “turchi”, gli albanesi non slavi del Kosovo come
“servi dei turchi”.

Sarà questo l’infermale rullo compressore che, ideato e guidato freddamente da Belgrado,
consentirà a Milosevic di conservare e consolidare il residuo potere comunista serbo in una
Jugoslavia smembrata e devastata dalle milizie cetniche specializzate in “pulizia etnica” (…).
Nessuna potenza europea oserà interrompere con un intervento chirurgico il decorso del tumore che
nei lnghi anni dell’assedio e della fame, del cecchinaggio indiscriminato, delle granate sui mercati,
diventerà metastasi. Saranno ancora una volta gli americani, per la terza volta in questo secolo, a
porre fine con il loro impegno diretto alla terza guerra europea: la più vergognosa di tutte perché
trasformata dall’inanità degli stessi europei nel banco di prova della loro impotenza, della loro
vanità politica e diplomatica e, infine, delle loro velleitarie e vuote iniziative umanitarie prive di
costrutto e di vera umanità”. Enzo Bettiza, scrittore, da “L’ombra rossa” (Mondadori), marzo 1998