1999 Aprile 8 La casta/5
1999 Aprile 8 – La casta/5
“Il ’92 segna la faticosa riorganizzazione dell’Armata federale. Falcidiata nei ranghi, sfiancata nei
costi enormi della repressione (200 milioni di dollari all’anno per il solo Kosovo), espulsa dalle
repubbliche del Nord di Slovenia e Croazia e dalla Macedonia, riconvertita in esercito autonomo
nella sua parte bosniaca, impoverita nell’emorragia di armi leggere cedute ai gruppi mercenari e
paramilitari, condizionata dall’embargo di petrolio e dall’isolamento della “Serboslavia”,…nel giro
di pochi mesi l’Armata popolare è diventata un gigante dai piedi di argilla, un museo sgangherato di
acciaio e ruggine, in mano ad una casta di mandarini tesi a perpetuare a tutti i costi, prima ancora
dell’integrità territoriale, gli immensi privilegi acquisiti ai tempi del maresciallo Tito. Il tank T84,
vanto dell’Armata, è rimasto sotto le torrette slovene, i cannoni bosniaci, e le catene di montaggio
croate. I Mig 29, fra i migliori caccia da combattimento del mondo, restano privi di pezzi di
ricambio e di piloti preparati (in gran parte rimasti alla Croazia). E gli equipaggiamenti elettronici
sofisticati di comunicazione, vitali per un sistema integrato di difesa, si rivelano tecnologicamente
sorpassati e vulnerabili, al punto di lasciare i reparti operativi “accecati” (come si vide durante la
breve guerra in Slovenia).
Così se da una parte, grazie all’esperienza sul terreno di guerra e alla definitiva “serbizzazione dei
ranghi”, l’Armata ha guadagnato in coesione, capacità operativa e motivazione ideologica, dall’altra
deve fare i conti con un drammatico impoverimento Tecnologico”. Paolo Rumiz, giornalista del
“Piccolo” di Trieste, dalla rivista “Limes”, marzo 1993.