1999 Giugno 2 Odissea autostradale
1999 Giugno 2 – Odissea autostradale
Venti anni fa, l’autostrada A-28 progettò di saldare il Veneto con il Friuli Venezia Giulia: bastava il
cervello di una gallina belga per capirne l’importanza e l’urgenza. Una infrastruttura nazionale prima
che nordestina, mai conclusa tra Sacile e Conegliano, 13 chilometri in tutto. Così è andata.
Ora, 23 soggetti tra enti, istituzioni locali e ministero, hanno sbloccato 9 dei 13 chilometri. Poteva
andare peggio visto che, un anno e mezzo fa, il ministro dell’Ambiente Ronchi ci mise una pietra
tombale sopra nel nome dell’impatto sulle risorgive del Palù.
Per risuscitare l’A28, un ministro fortunatamente tecnico e fortunosamente veneto come il professor
Paolo Costa fu costretto a sollevare in consiglio dei ministri il conflitto di competenza tra Lavori
pubblici (suo) e Ambiente (Ronchi).
Di solito non si usa. Chi ci prova, passa per piantagrane, uno che non si piega all’omertà ministeriale.
Chissà, forse per questo il professor Costa restò ministro per undici mesi e non fu riconfermato nel
passaggio da Prodi a D’Alema.
Comunque è andata, 9 dei 13 chilometri adesso sono finalmente cantierabili. Ho letto dichiarazioni
trionfanti a 360 gradi, Fabris, Vigneri, Zaia e altri ancora. Sarebbe bastata una riga di comunicato
congiunto: “Era il minimo che potessimo fare”. Stop, anche per ragioni umanitarie, dal 1990 al 1998,
sul parallelo tratto della statale “Pontebbana”, tra Sacile e Conegliano, sono morte in incidenti stradali
51 persone: nello stesso arco di tempo e sulla stessa A-28, nel percorso da Portogruaro a Sacile, è
stato registrato un solo incidente mortale, con un solo morto. Mi astengo da commenti, per schivare
qualche querela. Lascio parlare quelle vittime mute.
Il passo avanti dell’autostrada a singhiozzo è tuttavia parziale oltre che beffardo. Manca infatti
all’appello l’ultimo lotto di quattro chilometri, sui quali incombe ulteriore vaghezza, tanto da far
ipotizzare che gli interi 13 chilometri (9 più 4) saranno percorribili soltanto nel 2003, salvo imprevisti.
Ma ci rendiamo conto? Siamo nella prima metà del 1999 e parliamo “con soddisfazione” del 2003
per completare, a vent’anni dalla progettazione, 13 chilometri di autostrada in pianura al ritmo di 3,2
Km all’anno!
E proprio di bocca buona il Nordest.