1999 Giugno 5 Citazione
1999 Giugno 5 – Citazione
“I gesti della mano spesso sottolineano o sostituiscono le parole, ma essi hanno diversi significati a
seconda della cultura, esattamente come il lessico cambia da lingua a lingua: in Inghilterra il segno
di vittoria reso celebre da W. Churchill (la “v” con indice e medio) significa “vittoria” se il dorso
della mano è rivolto verso chi parla, ma è un insulto (ha più forza di un chiaro “va ffà…) se il dorso
della mano è rivolto verso chi ascolta: corrisponde, ma con forza maggiore, al medio teso che esce
dal pugno chiuso in America.
Ci sono due gesti che hanno causato famose gaffe di Bush e Clinton: il primo ha effettuato il gesto
americano con il pugno chiuso e l’indice eretto verso l’alto che significa “ok” ma il contesto era a
Manila, e in Estremo Oriente quel gesto corrisponde a “te lo metto…”. Clinton ha usato un altro
segno americano per dire “ok”, quello fatto col pollice e indice uniti a formare una “O”, ma lo ha
fatto alla Duma di Mosca (il Parlamento russo, ndr), e nei paesi slavi quel gesto significa “Ti faccio
un …grande così”.
Ai bambini italiani si fa spesso un gioco: si stringe il nasino tra le dita, poi gli si mostra il pugno, con
il polpastrello del pugno, con il polpastrello del pollice che sbuca tra indice e medio e si dice: “Ti ho
rubatom il naso!”. In Turchia questo gesto significa “Va ffa’…”.
Gli italiani spesso accompagnano l’invito a “stringere”, a riassumere, con un gesto particolare: si
stringe la mano a pugno, rivolto verso l’alto, con l’avambraccio teso in avanti, e poi si avvicina il
pugno al corpo, dando il senso di “stringere”: questo segno è un volgare invito sessuale in Turchia”.
(Paolo E. Balboni, professore a Cà Foscari di Venezia, da Parole comuni culture diverse, Marsilio
1999)