1966 gennaio I due Luis – Arriba Espana
1966 gennaio (special Supersport)
I due Luis
Arriba España
La vera Spagna ha sede in Italia! A Milano, al numero quaranta di via Veniero: dove abita Luis
Suarez. L’uomo del destino mondiale, il sangue delle « furie rosse » è lui: Luis Suarez. La nuova
Spagna, la Spagna che ha perduto per sempre i senatori leggendari del Real Madrid, i Di Stefano,
Gento, Puskas, Santamaria, questa Spagna senza « naturalizzati » è soprattutto Luis Suarez. E’ facile
capirlo. Basta fare una rapida radiografia al torneo eliminatorio. Un microtorneo a due fra Eire e
Spagna. L’ammissione spagnola era scontatissima sulla carta, ma nella trappola di Dublino
l’orgoglio irlandese sconfisse la classe degli spagnoli. Il mattino mondiale aveva avuto un’alba
tragica. José Villalonga pregò nella Cattedrale di Cordoba e ottenne la grazia: Angelo Moratti
accettò di prestargli Suarez. La Spagna vinse due volte, la partita di ritorno e lo spareggio. A
Dublino, ovviamente, Suarez non c’era. Ma la Spagna ha sede in Italia non soltanto per lui. C’è un
altro Luis pronto a offrire a Suarez il più lungo chilometraggio della sua vita di calciatore: Del Sol.
Nonostante i recentissimi veleni di Juventus-Inter, i « due Luis » hanno tutte le probabilità di
costituire la spina dorsale del gioco spagnolo, in regia e a centrocampo. L’attacco ha soltanto
problemi di scelta ora che Joaquin Peirò, ripudiato da Helenio Herrera è sul piede di partenza per
Madrid, pronto a urlare: « Arriba Espana! »