1967 novembre 12 Rocco si affida ai suoi “vecchietti”
1967 novembre 12
Mora e Hamrin alle ali, forse Baveni libero
Rocco si affida ai suoi “vecchietti”
Milano, 11 novembre
Nonostante l’assenza di Saul Malatrasi, Nereo Rocco è di un umore splendido. In venti minuti di
colloquio ci ha detto tutto, proprio tutto.
« Nereo, ci parli della Sampdoria! »
« Scheletrico! Dico poco, così sbaglio poco. Tutte le squadre allenate da Bernardini sono sempre
state ben preparate ed a posto. Fulvio, anche se è il più vecchio di tutti, ha ancora lo spirito del
dilettante! Adesso è con la Sampdoria; la squadra ha le solite caratteristiche del suo allenatore, ed in
più un certo Cristin e Frustalupi, che per me è un altro De Sisti! Noi siamo senza Malatrasi e non ci
sono più squadre buone e cattive: ormai siamo tutti buoni e cattivi! Nessuna delle cosiddette grandi,
voglio dire, nemmeno noi, dunque, possiamo affrontare la Sampdoria a cuor leggero a San Siro
Questa è la verità e l’esempio viene proprio da Roma e Torino. A proposito, vorrei dire una cosetta
sul Torino ».
« Dica pure ».
« Ho letto sul vostro giornale che quello che ho detto sul Torino ha fatto nascere discussioni tra i
tifosi. Per vie… traverse ho saputo anche che qualcuno mi ha accusato di mettere in difficoltà la
società mettendo il naso negli affari di Fabbri! Io non ho mai detto che questo Torino è mio; ma
nessuno può dirmi che io non ho fatto un bel fico secco! Ringrazio voi che avete riconosciuto i miei
meriti su Moschino, Puia, Ferrini, Cereser e Combin. Ringrazio veramente, però del Torino da oggi
in poi non parlo più! Faccio ancora tanti auguri ai giocatori e a Fabbri e poi basta: se ogni volta che
parlo a cuore aperto della squadra dove ho lavorato bene o male quattro anni, ed alla quale sono
affezionato, i signori si offendono, allora scusino, mi tiro in parte, pardon, evviva Fabbri! ».
« Parliamo del Milan allora, di Hamrin, di Mora ».
« Il vecchio Kurt ha trentadue anni, ma ha un grande spirito di reazione. E’ sano, ha riposato una
settimana e adesso ritorna. Tanto io che il Cesare abbiamo fiducia. E Mora, guarda, gira, passa,
pensa, fa quello che vuoi, è sempre il migliore! E allora dentro lui, in attesa che Golin maturi come
le nespole. Speriamo che i tre bersaglieri che giocano lì avanti, allo scoperto, dimentichino la
vecchiaia, le operazioni, la lentezza, la gioventù e mi spacchino tutto come tre… Riva! Allora io
sarei in paradiso »
« Un paradiso… con o senza l’anti doping? Ricorda quello che disse Herrera? ».
« Guarda: dopo che l’ho conosciuto bene, da vicino, a Madrid con il resto del mondo, ho fatto
con Helenio un patto di mutua assistenza e quindi non sgarro dai patti! Però dico anche: a
cinquantacinque anni, con il dente del giudizio che è già marcio, io non leggo più quello che dice il
mio amico mago! Va bene? ».
« Sarà più difficile per il Milan o per l’Inter questa domenica? ».
« Per essere coerente devo dire che è più difficile per l’Inter che gioca in trasferta contro una
squadra che ha battuto la Fiorentina. Però dal mio amico Fulvio si salvi chi può: e pensa che è lui il
nostro amato capo! ».
« Capo di che?! ».
« Capo della disgraziatissima categoria dei cervelli seduti in panchina ».
Ricordate? Prima di Inter-Bologna, Helenio Herrera diede la formazione di metà-Inter: fece
conoscere cioè i sei della difesa e mantenne il riserbo tattico per l’attacco. Nereo Rocco, poche ore
da Milan-Sampdoria, usa lo stesso metodo, invertendo soltanto i termini. Rocco ha già dato, infatti,
l’attacco (Hamrin-Lodetti-Sormani-Rivera-Mora) e sceglierà i sei della difesa soltanto dopo la notte.
Non è casuale. La notte sta assumendo una notevole importanza nelle decisioni di paron Nereo.
Giovedì, infatti, sembrava che Baveni fosse al cento per cento il sostituto di Malatrasi nel ruolo di
libero. Ma fu subito notte. E Rocco, lui stesso ce lo ha detto, pensò, con il gomito appoggiato sul
cuscino, mentre con gli occhiali a penzoloni sul naso dava la quotidiana rassegna ai giornali, ad
un’altra soluzione che escludeva Baveni e prevedeva Schnellinger libero, con Scala mediano,
Rosato stopper e Trapattoni terzino in coppia con Anquilletti.
L’idea insomma fu senza dubbio influenzata dalla incerta prova di Baveni nella De Martino
contro il Padova. Questo, giovedì-notte. Venerdì-notte, sempre con il gomito sul solito cuscino,
paron Nereo pensò anche alla possibile variazione « durante la partita » e cioè: sempre con
Schnellinger libero, Trapattoni a stopper, Scala a terzino e Rosato mediano di appoggio. La
situazione in questo momento qual è? Baveni ha provato oggi a Milanello in un’amichevole tra la
De Martino del Milan e le riserve del Novara: con Baveni giocava anche Valentino Angelillo e
Maldini.
La partita è finita con la vittoria del Milan per cinque a uno (hanno segnato due gol Giacomini,
uno Golin, uno Prati e uno Salvini) Maldini e Angelillo hanno giocato novanta minuti, Baveni
soltanto quarantacinque. Dopo di che Rocco ha detto: « Baveni ha settanta probabilità di giocare: le
altre trenta sono per Schnellinger con qualche possibilità di variazione in partita ».
E Maldini, sì, Cesare Maldini che c’entra in tutto questo? Ce lo chiediamo parche un giornale
della sera di Milano ha dato come possibile un suo clamoroso rilancio contro la Sampdoria.
Assurdo: perchè (ce lo ha confermato personalmente Bruno Passalacqua, Maldini è tesserato come
giocatore al Torino; ha un contratto con il Milan solo come allenatore; Maldini non ha riscattato la
lista (se lo avesse fatto, se si fosse accordato con il Milan avrebbe potuto giocare subito); il Milan
d’altra parte non ha raggiunto nessun accordo con il Torino e se anche avesse concluso un
trasferimento vero e proprio, Maldini non avrebbe potuto giocare contro la Sampdoria. Quindi
niente colpi di scena: niente Maldini, quasi trentasei anni! Il libero sarà Baveni o Srhnellinger.
PREZZI MILAN-SAMPDORIA: centrali numerati lire 5.000; laterali numerati L. 3.500;
rettilineo di tribuna/ L. 2.000; distinti L. 1.600; popolari L. 800.