Libri e pubblicazioni

Giorgio Lago
Il mio Veneto e altri scritti

A cura di Francesco Jori e Francesco Chiavacci Lago.
Nel suo articolo di congedo dalla direzione lunga dodici anni del «Gazzettino», Giorgio Lago si definiva “il facchino del Nordest”: il suo ruolo di giornalista lo vedeva come quello di chi trasportava materiali, progetti, idee, per costruire l’immagine di un’area strategica per il Paese. A vent’anni dalla sua prematura scomparsa, questo libro si propone di restituirne l’essenza e la pluralità dell’immagine: a chi con lui ha compiuto lunghi tratti di strada, dal giornalismo alla politica, dall’economia alla società; ma anche a chi oggi, pur non avendolo conosciuto, si trova a tu per tu con un’informazione deformata, distorta, scadente e scaduta, in cui è arduo districarsi per capire quello che accade attorno a noi. Il libro è suddiviso in due grandi filoni portanti. C’è il Lago visto e raccontato da fuori, da chi ha intersecato la sua lunga strada: lo fa attraverso interviste da lui rilasciate, ma soprattutto attraverso la testimonianza di chi ha avuto il privilegio di frequentarlo, sia nel giornale che nella vita civile, tra personaggi dello sport e della società civile. E c’è poi, soprattutto, il Lago che esce dai suoi tantissimi scritti, da giornalista di sport a direttore di testata: una figura centrale per quel Nordest di cui è stato il più autorevole testimonial, e al tempo stesso un giornalista attento a registrare le trasformazioni della sua epoca, e a pungolare i lettori ma anche i responsabili della vita pubblica a coltivare quella passione civile che è stata la sua regola di giornalista e di uomo.

Casa editrice: Ronzani Editore
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L'inguaribile Riformista Giorgio Lago e la parabola del Nordest Grandi pagine di giornalismo dal
1996 al 2005

A cura di Paolo Possamai, nel 2007 direttore de La Nuova Venezia, attualmente direttore di tutti i quotidiani Finegli-Gruppo Esperro veneti (Mattino, Tribuna, Nuova Venezia, Corriere delle alpi). Dalle pagine che compongono l’itinerario degli ultimi dieci anni di Giorgio Lago emerge la vicenda di un intellettuale costantemente in prima linea nelle battaglie per la riforma di questa gattopardesca Italia. Dal ’96 Lago ha interpretato il Nordest per “Repubblica” e per i quotidiani del gruppo Espresso in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Di questa ultima formidabile stagione, Lago narra da maestro protagonisti e vicende cruciali. Analisi e ritratti che resistono al tempo. Lo stile affilato e effervescente della scrittura fa il paio con l’attitudine con cui Lago ha giocato il suo ruolo di coscienza critica a testa alta e mai doma, nonostante le battute d’arresto e le tante speranze tradite nel processo di modernizzazione del Paese. Il libro diventa così il diario di un riformista che descriveva se stesso come “liberal da sempre e federalista per sempre”.

Casa editrice: Marsilio
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C'era una volta
il Nordest

“Razza Piave”. È un’immagine che a Giorgio Lago era particolarmente cara, perché egli stesso vi si identificava: per storia personale e professionale al tempo stesso. A dieci anni dalla sua scomparsa, l’associazione di amici intitolata al suo nome ha ritenuto di offrire un particolare contributo a tenerne viva la memoria, con un libro che raccogliesse un’ampia selezione dei tanti editoriali da lui scritti nei vent’anni che l’hanno visto prima alla direzione de “Il Gazzettino”, quindi editorialista di “La Repubblica” e dei quotidiani locali del gruppo “L’Espresso”.

Casa editrice: Padova University Press
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Il facchino del Nordest
Giorgio Lago, un'eredità da raccogliere. Trent'anni di giornalismo critico.

A cura di Francesco Jori e Massimo Cacciari.
Il facchino del nordest. Giorgio Lago, un’eredità da raccogliere. Trent’anni di giornalismo critico: Dal Triveneto al Nordest. Dai primi anni Settanta, quando per la prima volta si ferma l’emigrazione dalle tre regioni dell’area, agli anni Duemila, quando la locomotiva d’Italia batte tutti i record produttivi e occupazionali. In quest’arco di tempo si inserisce la vicenda giornalistica di Giorgio Lago, prima al “Gazzettino” di cui diventa direttore, poi alla “Repubblica” e ai quotidiani locali del Gruppo Espresso del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige, dei quali diviene editorialista. Il libro, opera di persone che l’hanno accompagnato da vicino nel suo percorso professionale, intende ricostruire in parallelo lo sviluppo del Nordest e l’impronta di Lago, che ne è stato l’interprete più acuto..

Casa editrice: Marsilio
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